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Nuove sanzioni per omessa o tardiva registrazione degli atti

22 luglio 2025

Prima di esaminare nel dettaglio le novità introdotte in materia di sanzioni per omessa o tardiva registrazione degli atti, è importante evidenziare che il Decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 81, all’articolo 20, interviene modificando l’articolo 69 del Testo Unico dell’Imposta di Registro (DPR 26 aprile 1986, n. 131).

Le nuove soglie sanzionatorie

La nuova disciplina introduce delle soglie minime per le sanzioni:

  • 250 euro in caso di omessa registrazione e
  • 150 euro per i ritardi non superiori a 30 giorni.

 

Da ciò ne consegue che l’omessa registrazione è punita con una sanzione pari al 120% dell’imposta dovuta, con un minimo di 250 euro e, per quanto concerne la registrazione tardiva (entro 30 giorni), essa comporterà una sanzione pari al 45% dell’imposta, ma non inferiore a 150 euro.

Questa impostazione rappresenta una decisa inversione di tendenza rispetto a quanto previsto dal D.lgs. 87/2024, che aveva eliminato qualsiasi minimo sanzionatorio.

Un confronto con i regimi precedenti

Per comprendere meglio la portata delle modifiche, è utile esaminare l’evoluzione della disciplina sulle sanzioni per l'omessa o tardiva registrazione degli atti.

Prima del decreto legislativo n. 87/2024, l’articolo 69 del DPR 131/86 prevedeva una sanzione dal 120% al 240% dell’imposta per lomessa registrazione, senza importo minimo e una sanzione dal 60% al 120% per la registrazione tardiva (entro 30 giorni), con un minimo di 200 euro.

Con l’entrata in vigore del D.lgs. 87/2024, il sistema sanzionatorio è stato riformulato nei seguenti termini, ossia l’omessa registrazione resta sanzionata al 120% dell’imposta, ma senza soglia minima; per i ritardi entro 30 giorni, si applica una sanzione del 45%, anch’essa senza minimo.

Il Decreto legislativo 12 giugno 2025, n. 81, ha comportato la reintroduzione dei minimi sanzionatori, sebbene con soglie diverse rispetto al passato: 250 euro per l’omissione della registrazione e 150 euro per i ritardi entro 30 giorni.

Sanzioni anche senza imposta dovuta

Un altro elemento innovativo del decreto correttivo è l’estensione delle sanzioni anche ai casi in cui non sia dovuta alcuna imposta, pertanto, con la nuova norma, il mancato rispetto dell’obbligo di registrazione potrà comunque essere sanzionato.

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